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Disturbo Depressivo Indotto da Farmaci o Sostanze


DISCLAIMER:
Gli psicologi non si basano mai sulla presenza di una lista di sintomi, bensì riconoscono i quadri tipici di disturbi mentali basandosi su tutto ciò che apprendono dalla persona; ridursi alla conta dei sintomi perderebbe di vista la complessità di ogni singolo individuo
Nel rispetto delle persone, se interessato all'argomento per te stesso o per altri che conosci, non interessarti mai alla sola presenza dei sintomi elencati, qui offerti solo per diffondere conoscenze psicologiche (nei limiti consentiti dal codice deontologico, art. 21) È necessaria competenza per una diagnosi perché i sintomi indicati possono essere presenti anche nella popolazione sana, che tuttavia mantiene per la maggior parte del tempo un certo equilibrio; facciamo la valutazione diagnostica per comprendere perché per alcune persone tale equilibrio non c'è o non è più sostenibile

Che Cos'è?
Il Disturbo Depressivo Indotto da Farmaci o Sostanze è caratterizzato da generiche sensazioni di malinconia, tristezza, perdita di piacere per ogni attività, senso di vuoto ed una percezione negativa di sé, del mondo e del futuro. In Psicologia i sintomi dipendono da complessi processi interni fatti di credenze, convinzioni, motivazioni, ed infine si interagisce con il mondo a seconda delle proprie esperienze; tuttavia, a differenza del Disturbo Depressivo Maggiore i sintomi in questo caso sono dovuti a farmaci o sostanze quindi in assenza delle strutture psicologiche che danno al sintomo il suo significato. In altre parole si sente un generico senso di vuoto, malinconia, tristezza, negatività a causa del prodotto assunto, che li impone alla mente, quindi i sintomi non saranno più lo specchio delle complesse strutture interne della psiche; diventa tuttavia importante come la persona reagisce a queste sensazioni, ovvero se si sentono come maligne oppure se in qualche modo sono bene accette (ad esempio la sensazione di forte rilassamento dovuto all'assunzione di oppiacei talvolta è voluta per scappare da problemi nella vita reale; in questo caso la depressione è dovuta alla droga però forti sentimenti di tristezza, di disperazione e di fuga dalla realtà erano precedenti ed hanno causato la dipendenza e la successiva depressione). Similmente ai Disturbi D'Ansia prevale un senso generico di allerta ed irritabilità: in un processo analogo a quello osservato in questi casi, soprattutto nel Disturbo Di Panico, se non si è consapevoli da subito della reale causa dei sintomi (in questo caso i farmaci/sostanze assunti) si possono sviluppare convinzioni su qualunque oggetto/situazione potenzialmente responsabili ed in questo caso prevalgono i sintomi ansiosi, in special modo se l'assunzione del prodotto segue cicli con fasi in cui non viene assunto; se il prodotto è preso continuativamente prevalgono invece i sintomi depressivi, ovvero i sintomi di tristezza, sconforto, rammarico. Al fatto individuale si possono unire le conseguenze sociali derivanti da ansia ed umore osservati dagli altri. I sintomi aumentano/diminuiscono a seconda delle dosi del farmaco/sostanza, compaiono subito o fino ad un mese dopo la prima assunzione e spariscono alla sospensione (o qualche settimana dopo)

Spesso, ma non necessariamente,
il farmaco non può essere sospeso e si deve convivere con gli effetti indesiderati. Per trovare un equilibrio si tende ad adattarsi alla malattia riducendo le attività rese difficili dallo stato d'ansia o di sconforto causati dai sintomi depressivi; come detto nel disclaimer ridursi alla conta dei sintomi perderebbe però di vista la complessità di ogni singolo individuo, ed i sintomi indicati possono essere presenti anche nella popolazione sana, che tuttavia mantiene per la maggior parte del tempo un certo equilibrio; facciamo la valutazione diagnostica per comprendere perché per alcune persone tale equilibrio non c'è o non è più sostenibile. Affrontare psicologicamente le conseguenze di un farmaco serve a creare un equilibrio in modo programmatico e più consapevole delle proprie nuove possibilità, ovvero per ridurre al minimo un deficit che non potrà essere risolto fino al completamento della cura. Nel caso delle sostanze, ad esempio droghe o alchool, c'è un elemento psicologico in più derivante dalla natura della motivazione, se ad esempio la sostanza è assunta per divertimento, per dipendenza, per affrontare un dolore che non può essere espresso altrimenti: la dipendenza, in Psicologia, dipende dalle conseguenze del prodotto sul corpo a cui si aggiungono convinzioni e credenze riguardanti gli stati mentali che la sostanza permette di raggiungere; per esempio, se si ha un forte bisogno di rilassarsi e si viene a contatto con una droga che permette di avere la sensazione del rilassamento, allora si rischia la dipendenza tanto più è grande la convinzione di avere quella necessità; questo aspetto è determinante nello sviluppo dei sintomi perché non è detto che chi assume la data sostanza non desideri, per motivi psicologici, arrivare volontariamente ad uno stato di rammarico e depressione (può ad esempio capitare nell'AnoressiaPagina In Manutenzione). Si possono creare molte situazioni diverse a partire da questi stessi sintomi, per cui lo psicologo rimane la persona competente in materia nonostante l'accertamento che i sintomi sono causati da un farmaco/sostanza. Il contesto sociale influenza molto sia i sintomi che le possibilità di svilupparli: nel caso delle sostanze, infatti, tutto comincia, come già discusso, da un forte bisogno di sentirsi in un certo stato (di rilassamento, di forza fisica, ad esempio) e, dal momento che non si viene normalmente educati ad associare tali bisogni alle droghe, il contesto sociale è responsabile di sub-culture in cui le droghe circolano e se la persona col dato bisogno scopre la droga che lo soddisfa, si avranno patologia e sintomi; nel caso delle sostanze, il problema non è considerabile unicamente individuale tuttavia lo è il processo che precedentemente ha portato al forte bisogno che poi la sostanza ha soddisfatto. La mancanza di un ponte diretto tra sintomi e contenuti psicologici causa sensazioni generiche di ansia e depressione che disorientano ed aumentano molto la sensazione di impotenza, portano via tempo, attenzione e rendono ogni azione quotidiana difficile o impossibile, con il rischio di influenzare relazioni familiari, coniugali e lavorative. Non si prova alcun piacere a vivere queste condizioni, il senso di colpa, le preoccupazioni, il senso di persecuzione portano a costi ben maggiori di quelli di una terapia; la sensazione di essere inadatti, impotenti e non capiti porta a non interessarsi alla cura, tuttavia lo Psicologo è competente nel rendere la persona più capace di controllare i propri bisogni, comprendere le proprie potenzialità e distaccarsi adeguatamente dai sintomi dovuti a farmaci/sostanze per sviluppare un senso di sé robusto ed autonomo

Che cosa si può fare:

Lo sviluppo di altri sintomi dipende dalla storia di vita della persona,
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